ACQUASPARTA
ACQUASPARTA
Si trova nella provincia di Terni, a 350 m.s.l. Probabilmente il nome deriva dal latino acquas partas (acque sparse) per indicare la ricchezza di acque del luogo, posto com'è tra le sorgenti dell'Amerino e di Furapane, in prossimità delle fonti di Sangemini e di Fabia.
LA STORIA
Nel 962, facendo parte del Ducato longobardo di Spoleto, venne concesso in feudo dall'Imperatore Ottone I al Conte Arnolfo, per la sua fedeltà, al quale si deve la costruzione delle abbazie di Santa Barbara e di San Nicolò, attorno alle quali si svilupparono i primi insediamenti abitati. Nel Medioevo faceva parte di quelle che erano conosciute come Terre Arnolfe e per molti secoli subì molti passaggi a beneficio di signori ecclesiastici, tra i quali anche il Vescovo di Todi.
Nel 1489, dopo due secoli di giurisdizione di Todi, il Papa Innocenzo VIII dichiarò Acquasparta terra franca, libertà che venne minacciata intorno al 1500 dalle lotte intestine di Todi, perché Acquasparta ospitò una delle due fazioni in lotta, finendo espugnata da Altobello da Canale o Chiaravalle che causò l'intervento dei Guelfi di Todi che ricorsero all'aiuto di Lucrezia Borgia la quale si trovava a Spoleto, finché Papa Alessandro VI inviò un forte esercito che distrussero il castello di Acquasparte e catturarono Altobello. Il Papa unì di nuovo il borgo alle Terre Arnolfe, poste sotto il dominio della Camera Apostolica. Nel 1538 Papa Paolo III permise, vista la sua importanza strategica, la vendita di Acquasparta a Pier Luigi Farnese, che a sua volta la permutò con i possedimenti di Isabella Liviani, figlia di Bartolomeo d'Alviano e moglie di Gian Giacomo Cesi che divennero i Signori di Acquasparta e Portaria.
Nel 1588 Papa Sisto V fece di Acquasparta un Ducato sotto la reggenza di Federico Cesi e sotto suo figlio Federico II "il Linceo", la città raggiunse il suo massimo splendore. Nel 1603 lo stesso Federico II fondò a Roma l'Accademia dei Lincei con lo scopo di studiare le scienze della natura in modo sperimentale e libero da pregiudizi. Alla sua morte il feudo passò al fratello Giovanni Federico che, in quanto residente a Roma, venne rappresentato da un governatore. Nel 1624 Palazzo Cesi ospitò anche il grande scienziato Galileo Galilei. Seguì un periodo di calamità: la peste del 1630, anno della morte di Federico II e il terremoto del 1703 che devastò la zona. Nel 1798 sotto gli influssi della Repubblica Romana, venne istituita la municipalità di Acquasparta, sottoposta a Spoleto; alla sconfitta di Napoleone ritornò sotto il potere dello Stato Pontificio, che era subentrato nel 1800 alla famiglia Cesi. Nel 1861 entrò a far parte del Regno d'Italia, sotto la Provincia di Perugia, l'unica all'epoca, fino al 1927 quando venne istituita la Provincia di Terni alla quale passò.
DA VEDERE
Il borgo di ACQUASPARTA conserva ancora le mura castellane quasi intatte. La piazza cittadina è pavimentata a riquadri di travertino e spinata in laterizio, sulla quale spicca la torre dell'Orologio, risalente al Ducente, restaurata nel Seicento e nel Novecento. Poi la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo che venne costruita dopo il Mille usando del materiale prelevato dalle vicine rovine della città romana di Carsulae.
LE FRAZIONI: Il Comune di Acquasparta è costituito da nove frazioni che meritano una visita: