Aglaonice tra le stelle

Aglaonice

Tessaglia, forse una principessa. Aveva conoscenze sull'astronomia ed era in grado di predire le eclissi lunari, secondo Plutarco Aglaonice stessa fece credere di essere capace, con le proprie arti magiche, a nascondere la luna, si credeva che la facesse scendere per ritrovare l'amante Endimione, tanto che veniva chiamata strega e considera a capo delle Baccanti. Plutarco riteneva che in realtà lei si limitava a sfruttare le proprie conoscenze astronomiche per far credere alle altre donne di possedere poteri sovrannaturali. Da ciò ebbe origine un proverbio: "Voi attraete la Luna in vostro svantaggio", significato che deriverebbe dal fatto che la frode venne scoperta e Aglaonice ne venne derisa, o forse perché i suoi comportamenti non erano conformi agli usi del tempo, all'ideale femminile del tempo e quindi venisse punita dagli dei per la sua temerarietà e da loro fatta soffrire con molte sventure. Il potere di tirare giù la Luna era già stato attribuito da Aristofane nel suo "Nuvole" alle streghe che in Tessaglia erano numerose dai tempi di Medea. Erano sacerdotesse di Enodia, una dea locale adorata anche in Macedonia dove Aglaonice avrebbe studiato matematica, astronomia e il metodo babilonese per calcolare data e ora di un'eclisse totale e perfino il luogo dove osservarla. In base a queste informazioni, l'astronomo inglese Bicknell ha collocato il periodo della sua esistenza in vita tra il III sec. a.C. e il I sec. d.C., quando i Babilonesi raggiunsero l'apice della conoscenza astronomica necessaria per prevedere le eclissi lunari.

Conosciuta anche coi nomi di Aglaonike o Aganice era nata in Tessaglia tra il IV secolo a.C. e il I secolo d.C., non si ha certezza sulla data di nascita. E' la prima astronoma della quale ci sono pervenute notizie. Plutarco nella "Eclissi degli oracoli" e un commento anonimo al "Argonautica" di Apollonio Rodio la indicano come figlia di Egetore o Egemone di

Alcune astronome sue seguaci, apparentemente considerate streghe o maghe, si associarono a lei e iniziarono ad essere conosciute come "Streghe della Tessaglia", gruppo molto famoso e attivo durante il III secolo a.C. Quindi abile astronoma o strega dai poteri magici? In realtà le sue capacità di scienziata furono stimolate da una fervente applicazione allo studio dell'astronomia, riuscendo così ad arrivare a calcolare con precisione il momento delle eclissi lunari, a capire il meccanismo che stava dietro a tale fenomeno, legato al cosiddetto "ciclo di Saros". Fatto è che nel 1991 l'Unione Astronomica Internazionale le ha intitolato un cratere di Venere, onore riservato solo alle donne di scienza non certo alle maghe. Anche Giacomo Leopardi nel "Saggio sopra gli errori popolari degli antichi", nel capitolo IV intitolato "Della magia" accenna a Aglaonice: "C'insegna Plutarco donde ebbe origine a volgare opinione, che attribuiva alle maghe, singolarmente tessale, il potere di tirar giù la luna. «Che se v'ha alcuna, dic'egli, la qual promette di svellere la luna dal cielo. ella si prende giuoco della ignoranza e della dabbenaggine delle femmine che sel credono. Poiché sa essa sicuramente qualche poco di astrologia, e ha udito dire che Aganice figlia di Egetore Tessalo, la quale conosceva i pleniluni, in cui accadono le ecclissi, avendo preveduto il tempo nel quale la luna dovea rimanere oscurata dall'ombra, fe' credere alle femmine che essa avrebbela tolta da cielo» La qual cosa ripete altrove lo stesso scrittore:«Le Tessale han fama di staccar la luna dal cielo; ma ciò che fu fatto credere alle femmine dall'astuzia di Aglaonice figlia di Egetore, donna, come dicono, perita in astrologia, la quale ogni volta che la luna pativa ecclissi faceva intendere che ella con arte magica l'avea levata dal suo luogo".