BEVAGNA
Monumenti e luoghi d'interesse
- Il Tempio romano: Bevagna ospita importanti segni del suo passato romano. Tra questi un tempio, ben conservato grazie al fatto di essere stato trasformato nella Chiesa della Madonna della Neve, oggi non più consacrata. Il tempio è di epoca repubblicana e presenta ancora l'alto podio e molte delle colonne.Le Terme romane sono un altro importantissimo lascito di un passato antico. Hanno fatto parte a lungo dell'architettura cittadina e sono poi state riscoperte nel 1891. Puoi oggi ammirare il bellissimo pavimento della sala del frigidarium
- Palazzo dei Consoli: è stato eretto nel 1270 e ha mantenuto inalterato nel tempo tutto il suo fascino medievale. Sulla facciata puoi ammirare le sue bifore gotiche e la scalinata che sale verso la loggia coperta da volte. L'edificio ospita il Teatro Torti, uno scrigno incantevole finemente decorato.
- Le Mura di Bevagna risalgono al periodo medievale anche se sorgono sopra le preesistenti mura romane. Sono praticamente integre e sono quasi completamente percorribili per i loro 1.700 metri di circonferenza. Le mura sono intervallate da varie torri.
- Museo civico è articolato in tre sezioni: una sezione archeologica, con reperti di età arcaica, repubblicana e imperiale; una sezione documentaria rappresentata da documenti pergamenacei medievali ed una sezione pittorica con dipinti databili tra XVI e XVIII secolo provenienti dalle numerose chiese della città, di Dono Doni, di Corrado Giaquinto da Molfetta, di Joseph Esperlin dei bevanati Andrea Camassei e Ascensidonio Spacca, ed altri artisti locali testimoni della produzione pittorica e della devozionalità locale.
- Monastero di Santa Margherita e la Chiesa annessa assumono l'attuale aspetto nel '600. Ammira all'interno del tempio l'affresco del 1592 di Ascensidonio Spacca e la Scala Santa che i fedeli percorrevano per ottenere le indulgenze.
CURIOSITA'
A Bevagna è stato girato nel 1936 il film Musica in piazza di Mario Mattoli, nel 1972 sono state girate alcune scene del film Fratello sole, sorella luna diretto da Franco Zeffirelli, nel 2007 della fiction tv di Rai Uno Don Matteo 6 e nel 2017-18 la serie tv "Sara e Marti #lanostrastoria".
Enogastronomia
Bevagna dai Nomi Strani
UNA TRADIZIONE CUSTODITA CON ORGOGLIO DAI BEVANATI
Un necrologio del 1911 recitava "Ieri alle 21, colto da improvviso malore, spegnevasi nella età di 52 anni Gabriele Pagliochini. La moglie Piera Damiani, i figli Dott. Euclide, Calliope in Silvestri, Crisippo, Niobe, Temide, Racnusia, Milziade; i fratelli Argante, prof. Licinio, Catone, il genero Silla......" (Mevania Nominae, Ponti, Lanari, 2012).
Dalla classicità greco latina, ai grandi classici della letteratura italiana, ai moti rivoluzionari, a grandi personaggi storici, sembra proprio che i bevanati non abbiano perso l'occasione di scegliere i nomi in completa autonomia dal calendario liturgico. Sicuramente non sarà una peculiarità solo di Bevagna, ma si può ben dire che il nostro elenco del telefono è un campionario di eccentricità.
Tra i nomi ritroviamo ispirazione di natura mitologica come, Milziade, Sofocle, Argante o improbabili come Zopiro, Vasìntone o Ficamagna. E così Antonio Carlo Ponti, con la collaborazione di Antonio Lanari, ha scritto "Mevaniae Nomina", edito da Fabbri Editore, dove compie una ricerca dei nomi più strani e divertenti del nostro borgo e ne tesse la tela per tramandarla alle generazioni future.
BEVAGNA
Bevagna è un comune della provincia di Perugia, un tempo nota per le tele pregiate che vi si producevano, tanto da essere chiamate "bevagne".
Storia
Nella zona di Bevagna tracce di insediamenti umani
compaiono fin dall'età del ferro e importanti ritrovamenti
archeologici confermano la presenza del popolo degli Umbri. Le prime notizie storiche su Bevagna
coincidono con la conquista romana dell'Umbria con
la famosa Battaglia del Sentino del 295 a.C.
Bevagna, infatti, prima di diventare Municipio romano nel 90 a.C. era nota
presso gli Umbri
per la sua pastorizia e per l'allevamento dei bovini. Sotto i Romani, col nome
di Mevania, divenne importante centro agricolo e
strategico, grazie alla sua favorevole posizione al centro della grande
viabilità con la via Flaminia e al suo porto fluviale
sul Topino (le
cui acque, all'epoca navigabili, si gettano nel fiume Chiascio e
quindi nel Tevere).
Tale floridezza durerà fino al III secolo d.C., quando acquista maggiore
importanza il tratto della Flaminia passante per Terni e Spoleto.
In questo periodo ebbe un notevole sviluppo edilizio, infatti Mevania fu munita
di una cinta muraria, di terme e d'un anfiteatro dei
quali restano ancora le vestigia. Con l'avvento del Cristianesimo vi
sono numerosi martiri, tra cui San
Vincenzo, primo vescovo e patrono del paese. Con la caduta dell'Impero romano Bevagna
viene devastata dalle invasioni barbariche dei longobardi nel
VI secolo, decadendo diviene possedimento longobardo nell'ambito del Ducato di
Spoleto, senza avervi una speciale importanza (il termine Gaite ad
indicare i quartieri deriva da questo periodo). Successivamente entra a far
parte dell'orbita Stato della Chiesa, ma in realtà continua a
dipendere, come l'intero ducato, dai re Franchi e
poi dagli imperatori del Sacro Romano Impero. Dopo la conquista franca,
Bevagna è dal 1187 libero comune retto da
consoli.
1249, i cittadini sono autorizzati dal Papa ad eleggere liberamente il proprio
podestà: questo accade dopo la distruzione di Bevagna - che parteggiava per la
parte guelfa, dunque per la chiesa - ad opera dell'imperatore Federico II.
1371, dopo esser passata più volte dal dominio imperiale a quello papale e
viceversa, Bevagna è data in dono da Papa Gregorio IX a Trincia VII, vicario
pontificio: inizia la signoria dei Trinci di Foligno che durerà fino al 1439,
quando il borgo sarà restituito al diretto dominio della Santa Sede.
1567, dopo un periodo alle dipendenze del ducato di Spoleto e del governo di
Perugia, Bevagna torna alla chiesa, alla quale rimane fino al 1860, quando
entra a far parte del Regno d'Italia. Un
ruolo importante per la storia della città e del suo territorio è
rappresentato, come per gli altri comuni della Valle Umbra, dagli sforzi e
dalle lotte per la bonifica delle aree paludose e per la regolamentazione dei
numerosi corsi d'acqua. Avviata nel 1456, la bonifica della pianura bevanate raggiunge
concreti risultati nella seconda metà del '500, portando vantaggi all'economia
agricola bevanate, incentrata soprattutto sulla coltivazione e lavorazione
della canapa. È con il '700 e, soprattutto nel corso dell'800, che il sistema
idraulico di questa area si avvia ad un assetto definitivo. Leone XII nel 1825
le restituì il titolo di città.
- · Piazza Silvestri: Piazza Silvestri è il centro nevralgico di Bevagna, intorno al quale ci sono molti punti di interesse e edifici storici. Si tratta di una piazza atipica nella forma e nell'assenza di equilibrio spaziale. Oltre agli edifici di pregio, ammira anche la Colonna romana di San Rocco e la fontana del 1896 in stile neo-medievale.
- · Chiesa di San Michele: fu eretta nel X secolo, anche se nel '200 ha preso la sua attuale configurazione con il suo enorme rosone. Presenta il classico stile romanico a tre navate. Ammira al suo interno il Crocifisso di legno e le statue della Madonna e di alcuni Santi.
- Chiesa di San Silvestro: La Chiesa e il Convento di San Francesco si trovano nella parte più alta della città. Furono costruiti nel '200 e mantengono gran parte della struttura originaria. All'interno della chiesa è presente una sola navata che ospita i dipinti di Dono Doni e Ascensidonio Spacca. La leggenda vuole che la pietra posta a sinistra dell'altare sia la stessa sulla quale San Francesco salì per la "predica agli uccelli".
- Cappella della Madonna di Loreto Nei pressi della Chiesa di San Francesco c'è una cappella dedicata alla Madonna di Loreto. Ammira il tabernacolo del '400 conservato al suo interno. Di particolare interesse e pregio anche la cupola decorata con terrecotte invetriate.
Eventi
- Arte in Tavola: in aprile, mostra mercato a carattere locale, esposizione dei prodotti e piatti tipici con degustazione, esposizioni di artisti locali, concerti.
- Primavera Medievale: a cavallo tra aprile e maggio, è una manifestazione/vetrina della festa di giugno (Mercato delle Gaite) caratterizzata da concerti, conferenze ed eventi di natura gastronomica medievali.
- Mercato delle Gaite: Il Mercato delle Gaite è una manifestazione di rievocazione storica che ha lo scopo di ricostruire la vita quotidiana dell'uomo medievale. Come riferimento storico, la manifestazione prende in considerazione gli anni che vanno dal 1250 al 1350. La festa cade sempre a cavallo delle ultime due domeniche di giugno. Il Mercato delle Gaite ha ricevuto numerosi riconoscimenti dal mondo accademico per l'accuratezza delle ricostruzioni messe in atto. La festa è una competizione di rievocazione tra 4 gaite (quartieri) in cui Bevagna era divisa anticamente. Le quattro gaite (quartieri) San Giorgio, San Giovanni, San Pietro e Santa Maria si sfidano in quattro gare (gara dei mestieri, gara gastronomica, gara del mercato, gara di tiro con l'arco) per decretare chi vincerà il palio.