CASA di Stefania Bocchetta

12.09.2020

CASA

Casa sei tu,

che ti muovi tra i fornelli,

prepari magnifici timballi

accordando gli strumenti

come un perfetto direttore d'orchestra;

metti il pentolame sugli attenti

per un'ottima pietanza.

Casa sono io,

che impugno il ferro

come un'arma letale,

ma stiro a puntate

perché la schiena fa male.

Casa sei tu,

che mi chiedi "cosa c'è in TV?"

Poi ti addormenti sul divano,

fingendo di guardare

un film che scorre invano.

Casa sono io,

che spiaccico sul muro

le zanzare

e tu che compri le racchette

perché le pareti

non si devono sporcare.

Casa sei tu,

che mi dici

"il lavaggio m'hai sbajato,

la mutanda s'è ristretta!"

e casa sono io

che con coraggio non ti dico

"caro, in realtà, te s'è

allargata la pancetta!"

Casa siamo noi,

con i nostri silenzi

che parlano all'unisono,

con i miei scritti,

le tue poesie e i doppi sensi.

Casa siamo noi,

e questo basta!

Non importa dove

ma che sia insieme

e il resto non conta.