CORATELLA D'AGNELLO
Lo scorso Natale ho scoperto questo piatto tipico della cucina umbra: la coratella d'agnello. E' stata una scoperta fantastica, sicuramente dovuta anche alla bravura delle cuoche di Fonte Fulgeri a Bevagna ma tant'è che ve la propongo. Intanto cos'è la coratella d'agnello? Nient'altro che le interiora dell'agnello (già mi immagino le facce schifate ma mai giudicare prima dell'averla assaggiata!) ovvero il fegato, la milza, il cuore, i polmoni, e l'intestino. E' un piatto che si può mangiare da solo come ottimo secondo (noi lo abbiamo gustato come antipasto ed è decisamente proibito non fare la scarpetta!), sia come condimento per la pasta soprattutto le fettuccine. E' una specialità di umili origini, della cucina contadina povera per la quale niente andava sprecato, che di solito veniva servito in tavola per Natale, per Pasqua o per la trebbiatura. Vediamo quali ingredienti servono oltre a quelli che ho già citato.
INGREDIENTI:
Per 8 persone occorre una cipolla, un peperoncino, 400 gr di pelati, un bicchiere di vino bianco, olio EVO e sale
PREPARAZIONE:
Le interiora vanno fatte spurgare molto bene, in genere bisogna tenerle a mollo in acqua e aceto per circa un paio d'ore. Poi si prendono i vari pezzi della coratella e si separano dalle parti da scartare da buttare; vanno poi lavati accuratamente e tagliarti a cubetti piccoli. Intanto dobbiamo far scaldare una padella con l'acqua e mezzo bicchiere di vino, quando bolle buttare dentro la coratelle, mescolare e scolare dopo un minuto.
Tagliamo ora la cipolla, stufarla in un tegame con l'olio e aggiungiamo la coratella e, durante la cottura, sale e peperoncino. Quando la coratella si sarà insaporita si aggiunge il mezzo bicchiere di vino rimasto e si lascia evaporare, girando ogni tanto la carne. Aggiungere quindi il pomodoro, aggiustare di sale e cuocere a fuoco lento per un'oretta. Va servita calda… con la "scarpetta" obbligatoria alla faccia del bon ton.