DORIS LESSING: nata per scrivere.

31.10.2020

Doris Lessing


Doris May Tayler era nata nel Kermanshah, in Iran, il 22 ottobre 1919. Il padre, un ufficiale britannico reduce della prima guerra mondiale, dove aveva sofferto diverse amputazioni, aveva sposato la madre di Doris, un'infermiera, e si era trasferito in Persia, oggi Iran, dove lavorava come impiegato di banca. La sua famiglia in seguito, si trasferì nella colonia britannica della Rhodesia del Sud, oggi Zimbabwe, nel 1925, conducendo la difficile vita dei coltivatori di mais. Sfortunatamente i mille acri di bush africano non divennero sufficientemente fecondi, ostacolando il desiderio della madre di vivere il sogno vittoriano delle "terre selvagge". Doris frequentò una scuola cattolica femminile, sebbene la sua famiglia non fosse cattolica. In conflitto con la severità materna, lasciò la scuola all'età di quindici anni, divenendo da quel momento autodidatta. Nonostante le difficoltà e un'infanzia infelice, le sue opere sulla vita nell'Africa britannica sono piene di compassione sia per le infruttuose vite dei coloni venuti dal Regno Unito sia per le sfortune degli indigeni. Nel 1933, lasciò la fattoria e si trasferì a Salisbury dove trovò un impiego come bambinaia. La famiglia presso la quale lavorava si faceva arrivare dall'Inghilterra libri di politica e di sociologia che Doris ebbe la possibilità di leggere. Il suo interesse per questioni sociali e politiche (si scagliò contro la segregazione razziale e contro le consuetudini discriminatorie dei colonizzatori verso la popolazione indigena), fino ad allora solo frutto di un'inclinazione emotiva, trovarono finalmente fondamento razionale. In quei giorni ebbe inizio anche ciò che lei stessa definì come un periodo «in balia di un ardente desiderio erotico, che aveva preso il posto delle passioni romantiche dell'infanzia». 

A questo desiderio si accompagnò una crescita nella consapevolezza matura del proprio corpo: sia i risvolti sessuali della sua esistenza, sia il rapporto non sempre sereno con il proprio fisico ritornano prepotentemente nella sua opera che non manca di includere nei romanzi anche gli aspetti corporei della crescita dei personaggi, evidenziando la possibilità di restituire loro quella naturalezza soffocata dalla società moderna. Dopo un periodo di lavoro come centralinista, si sposò nel 1939 con Frank Charles Wisdom. Nacquero due bambini, John e Jean, ma il matrimonio si rivelò un fallimento al quale lei stessa decise di porre fine nel 1943 lasciando marito e figli. In quello stesso periodo nacque in lei il fervore politico che la portò a tesserarsi al Partito Comunista. Doris si adoperò in particolare per la causa africana a favore della quale continuerà a battersi anche dopo aver lasciato il Partito, nel 1954.
Sempre nel 1943 sposò Gottfried Lessing, dal quale prende il cognome. I due ebbero un figlio, ma anche questa relazione finì rapidamente; una volta ottenuta l'autorizzazione a trasferirsi in Inghilterra, nel 1949, si separarono e lei se ne andò a Londra portando con sé il figlio Peter. Fu allora che ebbe inizio la sua carriera di scrittrice; già molti anni prima si era cimentata in un paio di romanzi ma il risultato era stato insoddisfacente.


Negli anni Settanta la produzione di Doris Lessing si spostò dalla condizione sociale dell'individuo alla condizione mentale delle donne e degli uomini che vivono in una società tecnologicamente avanzata: "Discesa all'inferno", "Memorie di una sopravvissuta" e "Summer Before the Dark" esplorano il confine tra la normalità e la follia e lo sviluppo di facoltà extrasensoriali. In queste opere cambia l'uso del linguaggio: nelle opere precedenti veniva usato come veicolo onesto e naturale per comunicare un significato, ora invece è oggetto stesso della narrazione che diventa un viaggio alla ricerca di significato.
Nelle opere pubblicate tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta, Doris Lessing sperimentò il genere della fantascienza: nei cinque romanzi della serie "Canopus in Argo: Archives series" reinventò la storia della Terra, dalle origini all'età contemporanea, attingendo anche a elementi fantasy d'ambientazione medievale, ricostruendo un mondo fatto di re, regine, matrimoni e missioni avventurose.

Solo nel 1985, con la pubblicazione de "La brava terrorista", e nel 1988 con "Il quinto figlio", la scrittrice ritornò alle origini realiste. Proprio le relazioni umane, descritte nei dettaglio attraverso i gesti della quotidianità, diventano rimedio, rifugio e riscatto a fronte di una storia o un destino segnati dalla tragedia, ma che a essa non si arrendono. La sua scrittura, senza apparire mai pretenziosa né alla ricerca di uno stile letterario, restituisce il complesso di questa specie di eroismo che è la vita stessa come in un velo impalpabile che si carica, per il lettore, di una straordinaria consistenza: è una tessitura fitta e lieve, instancabile, nella quale ogni dimensione dell'esistenza viene evocata e collegata alle altre, senza possibilità di districare l'una dall'altra.
Nel 1994 e nel 1997 Doris Lessing pubblicò due volumi della sua autobiografia: "Sotto la pelle" (1919-1949) e "Camminando nell'ombra" (1949-1962) ma non scrisse il terzo e ultimo, come aveva progettato in un primo tempo. Nel 2000 uscì il seguito de "Il quinto figlio, Ben nel mondo" e nel 2001 "Il sogno più dolce". L'ultimo romanzo, pubblicato nel 2008 è stato "Alfred e Emily" che racconta la storia dei genitori della scrittrice.

Ha pubblicato anche numerose raccolte di racconti, tra cui: "L'abitudine di amare" (1957), "Racconti africani "(1964), "Gatti molto speciali" (1967); "La storia di un uomo che non si sposava" (1972); "Racconti londinesi" (1992) e "Le nonne" (2003); ha scritto anche saggi sociopolitici come "Le prigioni che abbiamo dentro" (1987) e "Sorriso africano. Quattro visite nello Zimbabwe" (1992).

Da questo momento iniziò il lavoro di una fra le più grandi scrittrici del Novecento, prolifica per quantità e ricchezza tematica e stilistica. Doris Lessing ha anticipato temi e discorsi che sarebbero diventati centrali nella società solo tempo più tardi, quelle crisi che hanno poi determinato nuovi orientamenti sociali e culturali: la donna in relazione alla società, alla famiglia e alla politica; la questione delle condizioni sociali e politiche degli africani nelle colonie e l'ingiustizia del sistema di potere politico dei bianchi (per queste critiche, nel 1956 venne bandita da Zimbabwe e Sudafrica dove fece ritorno solo nel 1995); il coinvolgimento politico individuale e il rapporto del singolo nella società.

Nel 1946, incinta del terzo figlio, scrisse il primo romanzo "L'erba canta", contro la segregazione razziale in Rhodesia che venne pubblicato nel 1949. Segue "Martha Quest", il primo volume della serie "Figli della violenza" composta da cinque romanzi ("Martha Quest", "Un matrimonio per bene", "Echi della tempesta", "Landlocked" e "The Four-Gated City") che escono tra il 1952 e il 1969. In questo arco di tempo scrisse altre opere tra le quali spicca "Il taccuino d'oro" del 1962: documento e testimonianza del clima intellettuale e morale dell'Inghilterra della metà del Novecento.


Nel corso della sua carriera è stata oggetto delle attenzioni di un pubblico internazionale, attraverso le numerose traduzioni delle sue opere, ma anche a livello accademico già a partire dagli anni Cinquanta con il premio Somerset Maugham, il primo di una serie nutrita di riconoscimenti. Nel 2007 ricevette il Premio Nobel per la Letteratura con questa la motivazione:«Questa cantrice dell'esperienza femminile, con scetticismo, passione e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa». Le sue opere sono comunemente divise in tre periodi: Il comunismo (1944-1956) quando scrive radicalmente su temi sociali, il tema psicologico (1956-1969) e il sufismo che viene esplorato nella serie di "Canopus". Il suo romanzo "Il taccuino d'oro" è considerato un classico della letteratura femminista da molti studiosi, ma singolarmente non dall'autrice. Quando le chiesero quali dei suoi libri considerasse il più importante, scelse la serie fantascientifica di "Canopus in Argos". Questi libri mostrano, attraverso molti punti di vista, come una società avanzata possa combattere l'evoluzione forzata. Questa serie è basata in parte sul sufismo (nell'Islam dottrina e disciplina di perfezionamento spirituale), cui l'autrice fu introdotta dallo scrittore Idries Shah. I suoi primi lavori sullo "spazio interno" come "Memorie di una sopravvissuta" sono anch'essi connessi a questo tema. Ha scritto anche numerosi racconti sui gatti, i suoi animali preferiti. Si spense nel sonno nella sua casa di Londra il 17 novembre 2013, all'età di 94 anni.

"Pensa in modo sbagliato, se vuoi, ma in ogni caso pensa con la tua testa"