ERRARE E' UMANO, PERSEVERARE... di Luigi Lucaioli

06.09.2022

ERRARE E' UMANO, PERSEVERARE ....

Al contrario di quanto ha scritto una mia amica che, a due passi dal matrimonio, è fuggita a gambe levate, io nel secondo, mi ci sono buttato con tutte le scarpe! Passati 5 anni dal divorzio, quando mi ero ripromesso "MAI PIU'!", ho voluto illudere me stesso: ho incontrato colei che sarebbe diventata la mia seconda moglie.

Seduto ad un tavolo di un bar, quando ormai credevo che tutti i miei sogni di mettere radici fossero impossibili, ho incontrato lei. Mi aveva sentito fare l'ordinazione al barista.

<<Sei di Roma?>> (ovviamente in dialetto). Nel sentire quel linguaggio ho sorriso:<<Sì, sono di Roma, anche tu?>> alla sua risposta affermativa:<<Come mai da queste parti?>>

Così cominciò la nostra relazione. Pensavo: moglie e buoi... (a quel tempo vivevo in Umbria, come lei). Fatte le nostre presentazioni e raccontatoci un po' di noi, abbiamo cominciato a frequentarci e, come avviene sempre in questi casi, sembrava una storia tra due fidanzati di 18 anni. Lei cameriera aveva il giorno libero il mercoledì. Non mi sembrava vero. Dopo tanti anni, potevo dividere il letto con una donna. Il martedì, a qualsiasi ora terminava, la andavo a prendere per portarla a casa mia, per riportarla il giovedì mattina. E qui scatta la fase del coglione (si può dire coglione?) e Messalina. Non contento di avere dei bei weekend (anche se in mezzo alla settimana) pur restando libero e senza impegni, le chiesi di venire a vivere da me.

<<Non posso vivere con te. Ho due figli da mantenere, se sono qui per lavoro è perché il padre è fuggito, lasciandomi senza niente>>. Mi raccontò una storia strappalacrime da convincere il più cinico: aveva un bar-tabacchi ma il suo uomo lo aveva fatto fallire e lei stava ancora pagando i debiti. Abbindolato da questa storia e commosso:<<Puoi continuare a farlo! Dei tuoi soldi ne farai quanto devi, per noi ci penso io!>>

<<Ma se poi mi lasci, resto anche senza casa!>> e qui il massimo.

<<Per farti stare più tranquilla, posso anche sposarti!>>

Così, convinto di rifarmi una vita, ho lasciato il mio monolocale, trovato un appartamento, comprato i mobili, auto nuova... non parliamo di cifre. Solo un dettaglio: per non far fallire il primo matrimonio, avevo lasciato un lavoro che mi dava sicurezza, un buon guadagno e una promettente carriera.

Ma, come dicono gli esperti: la storia si ripete.

Anche il secondo matrimonio è fallito e di nuovo mi sono ritrovato letteralmente in mutande: sono io quello rimasto senza casa e senza soldi!

Ma io insisto: vi do appuntamento al terzo.

See you later....