IL POSTO PIU' STRANO
Premetto che non
sono uno scrittore, tento di scrivere. Mi arrangio meglio con i sonetti e le pasquinate ma questa ve la voglio raccontare. Avete presente un
giovane di 17 anni, con gli ormoni in ebollizione? Bene,
immaginatelo alle prese con il desiderio di apparire più grande della sua età. Bene, fino a quel
giorno fatidico, avevo avuto soltanto esperienze del tipo “fratel
coniglietto“ ma quello era il momento: dovevo e volevo dimostrare di essere
uomo. Lei era troppo
bella, desiderabile, calda, sensuale, non potevo sciupare tutto come le
altre volte. Che fare? A quella età non si poteva fare in casa, né in un
androne di un palazzo come spesso accadeva, per quella occasione occorreva ... un
po' più di intimità. Ci saremmo uniti "biblicamente", anche lei lo
desiderava. Ecco il colpo di
genio: una macchina! Coinvolsi un mio amico, già maggiorenne, chiedendogli in
prestito la sua 500. Dopo vari dinieghi e infinite insisten ze, cedette ma aduna
condizione: entro due ore se non tornavo, avrebbe fatto denuncia di furto. Avevo
il cuore in tumulto. Sotto casa di lei sarò passato almeno 10 volte. Finalmente,
dietro il palazzo, è salita. Corsa frenetica per
raggiungere la pineta di Castelfusano, luogo bellissimo allora, ora non più. Tra gimkane e slalom, in mezzo a quegli anfratti di macchia mediterranea,
finalmente, l'angolo di paradiso: la nostra alcova, un groviglio di arbusti
simile ad una capanna. Sorvolando certi
dettagli intimi arriviamo al clou dell'opera. non so quanti di voi lo abbiano
fatto in una 500. Scomodissima, perciò
uscii dall'auto. Immaginate due
gambette magre con le braghe calate, ma chi se ne preoccupava?! Stavo
raggiungendo l'apice dell'estasi...e qui viene il bello! Un pubblico plaudente e
incitante, gridava e rideva incitandoci. Ero finito sul bordo della ferrovia
che porta al mare, proprio al capolinea...che fu anche il mio!