LE LEGGENDE: GLI ANTICHI UMBRI NELLE TAVOLE EUGUBINE

07.05.2025

GLI ANTICHI UMBRI NELLE TAVOLE EUGUBINE


Gli Antichi Umbri arrivarono in Italia nel II millennio a.C., occupando una vasta parte dell'Italia centrale. Prima di venire romanizzati verso il I secolo d.C., questo popolo diede un contributo fondamentale alla nascita della cultura italica e quella che sarebbe diventata la civiltà occidentale. Importanti informazioni sul popolo degli Antichi Umbri sono contenute nelle Tavole Eugubine o Tavole Iguvine, che sono conservate nel Museo Civico di Gubbio a Palazzo dei Consoli. Sono 7 tavole di bronzo incise tra il III e il I secolo a.C. che riportano testi ancora più antichi, sono gli unici testi in lingua umbra ad oggi conosciuti, oltre che il più importante testo rituale di tutta l'antichità classica. Le tavole sono divise in 9 testi che descrivono i rituali di cerimoniali e sacrifici praticati dagli Antichi Umbri e, nelle ultime parti, vengono riportate le norme relative ai compensi e alle multe ai quali erano sottoposti i membri della Confraternita degli Atiedii, che si occupavano di officiare i riti e della gestione politica della comunità di Iguvium, ovvero Gubbio, che era una città-stato molto prospera. Dalle tavole ci giungono molte informazioni, soprattutto sull'aspetto religioso che era un elemento determinante della vita, sia sociale che politica, degli Antici Umbri i quali si rivolgevano direttamente agli dei, con i quali si relazionavano con lealtà e rispetto. Dalle tavole si rileva un'organizzazione della comunità dal punto di vista territoriale, politico e militare. La lingua umbra utilizzava due alfabeti diversi: quello etrusco e quello latino. Le tavole riportano circa 700 termini diversi, per circa 4400 parole. I due alfabeti vengono utilizzati adattandoli all'umbro parlato, che si trasforma nello scritto utilizzando molteplici varianti, probabilmente senza regole grammaticali e ortografiche definite. Le tavole di Gubbio sono state attribuite ad autori diversi e a periodi diversi, riportando testi molto più antichi e incisi su materiale probabilmente deperibile: riscrivendole gli Antichi Umbri hanno voluto preservarne l'integrità per poter tramandare gli usi, le tradizioni, i costumi. Sono state rinvenute verso la metà del 1400 ma non si sa bene dove, forse nelle vicinanze del Teatro Romano di Gubbio. Le ritrovò una contadina che le vendette nel 1456 al Comune di Gubbio, permettendoci oggi di poter ammirare un reperto storico di inestimabile valore e di conoscere uno dei nostri popoli più antichi: gli Umbri.