LE LEGGENDE: IL DIAVOLO IN UMBRIA

12.07.2023

Vi proponiamo due leggende riguardanti il Diavolo, figura molto presente nella tradizione di molti paesi e l'Umbria non è da meno.

IL PONTE DEL DIAVOLO

Si tratta del ponte che si trova tra Bastardo e Cavallara di Gualdo Tadino, costruito dai Romani nel II secolo a.C., quando nacque la Flaminia. Nonostante attraversi un torrente di modeste dimensioni, all'epoca non badarono a spese per la realizzazione, pertanto la struttura è larga 15 metri e lunga 9. Come moltissime altre costruzioni, nelle regioni italiane e nel mondo, che recano il soprannome "Ponte del Diavolo", presenta elementi ricorrenti nelle varie leggende: pare che Satana sia intervenuto per dare una mano nella costruzione, chiedendo in cambio l'anima del primo essere vivente che avrebbe attraversato il ponte. Gli abitanti pensarono allora di fregarlo, facendo passare sulla struttura un animale piuttosto che un essere umano. Un'altra credenza popolare narra che se una donna si fidanzava mentre era in ginocchio sul punto, avrebbe avuto un matrimonio bello e duraturo. Vi è inoltre una scritta misteriosa sulla pietra, che molti hanno cercato invano di comprendere. Per alcuni significa M.V.S.N.C., per altri VII.S.IUG. Potrebbe trattarsi di un'unità di misura (sette iugeri, cioè due ettari), di un acronimo o di una datazione temporale, ma non vi sono ancora certezze. Comunque nel dubbio invitiamo le future spose a dargli un'occhiatina hai visto mai!

IL DIAVOLO DELLA VALNERINA

Come da tradizione popolare, anche in Valentina il Diavolo è molto presente in tante storie che lo vedono protagonista e noi ve ne raccontiamo un paio.

La prima riguarda il cavallo bianco di Trognano. Si narra che più di un secolo fa, una madre e le sue figlie, mentre dormivano in una casa nel centro del paese, udirono lo scalpitare di cavalli e rumori di ferraglia. Affacciandosi, videro un enorme cavallo bianco che attraversava il villaggio, trascinando un groviglio di catene. Appena giunto fuori dal paese, scomparve in una fiammata. L'apparizione si ripetè più volte allo stesso modo, ma ispezionando il luogo della fiammata non venne trovato alcun segno di combustione.

Un altro racconto suggestivo ha per oggetto un neonato demoniaco: durante una cavalcata notturna per recarsi da Roccatamburo a Ponte, un uomo scorse un fagotto sul ciglio della strada. Un esame attento rivelò un neonato in fasce, abbandonato da qualcuno. Mosso a pietà, il cavaliere prese con sé il bambino e riprese il suo cammino. Durante il viaggio si accorse che il peso del piccolo aumentava costantemente, fino a diventare insopportabile. Giunto nei pressi di Borgo Cerreto, dove era presente un'edicola dedicata alla Madonna, l'uomo cedette al peso e alla tensione, e gettò il bambino a terra. Quest'ultimo scomparve in una fiammata, proprio come il cavallo bianco.

Forse è meglio visitare la Valnerina di giorno…