MARGARET ANN BULKLEY: la donna che visse da uomo.

29.12.2021

Dalle lettere ritrovate durante questo periodo si fa chiaramente riferimento ad un complotto ordito dalla signora Bukley e un amico di suo fratello per far entrate la figlia adolescente in una scuola di medicina. Il complotto si era reso necessario in quanto alle donne della sua epoca non era permesso frequentare l'Università. Quindi con la complicità della madre, dello zio James e di alcuni suoi amici influenti, tra i quali il generale rivoluzionario Francisco de Miranda, nel 1809, le due donne arrivarono a Edimburgo dove la giovane venne ammessa all'università sotto il falso nome di James Barry, identità che conserverà per tutta la vita e che si porterà fino alla tomba. Grazie all'intercessione del conte di Buchan, nel 1812 il senato accademico le consegnò il Dottorato, benché perplessi dal suo aspetto considerato immaturo. 

Nata in Irlanda tra il 1789 e il 1799 secondogenita di Jeremiah e Mary-Ann Bulkey. La madre era la sorella di James Barry, un famoso artista irlandese ed insegnante di pittura presso la Royal Academy di Londra. La cattiva amministrazione delle finanze familiari, l'arresto del padre e il matrimonio con conseguente allontanamento dalla madre e dalla sorella del fratello John, lasciò le due donne in grosse difficoltà. 

Nei progetti di Margaret Ann c'era l'obbiettivo di raggiungere il generale Miranda in Venezuela, ma fu costretta a cambiare i suoi piani a seguito dell'arresto di questi da parte degli Spagnoli, così lei optò per l'arruolarsi nell'esercito britannico. Riuscì furbescamente ad evitare la visita medica obbligatoria, che avrebbe svelato la sua vera natura, grazie all'intervento dei suoi protettori. Superato brillantemente l'esame del Royal College of Surgeons venne inviata a far pratica all'ospedale militare di Plymouth come assistente chirurgo e poi inviata a curare le truppe prima in India, poi in Sudafrica, dove venne promossa Ispettore coloniale. Tra i commilitoni, con il suo comportamento, non passò di certo inosservata dal momento che era vegetariana, astemia, calzava stivali con il tacco rosso e indossava camicie ricamate sotto la giacca dalle spalle imbottite. Aveva anche un carattere non facile: era molto riservata (non poteva essere altrimenti), arrogante, suscettibile e pronta a battersi in duello, anche se era illegale. Come chirurgo però fu una pioniera, si deve a lei il primo taglio cesareo avvenuto a Città del Capo. Con l'amministrazione coloniale i rapporti non furono idilliaci, sempre in contrasto a causa delle condizioni disumane in cui venivano lasciati i pazienti di ogni sesso e colore. Dal 1828 venne inviata alle Mauritius, a Trinidad e Tobago, e a Sant'Elena dalla quale si assentò senza permesso per raggiungere Lord Charles Somerset, conosciuto quando era governatore del Sudafrica. La scappatella costò a entrambi un processo per omosessualità: evitarono il carcere ma lei venne retrocessa ad assistente chirurgo e ripartì per altre isole dell'impero. Nel 1831 la sua partecipazione alla guerra di Crimea, le permise di ottenere una decorazione e la promozione a Ispettore degli ospedali militari nei Caraibi dove modernizzò la sanità ma contrasse la febbre gialla. Per timore di essere scoperta, rifiutò di farsi visitare, preferendo rientrare a Londra per farsi curare dai propri parenti.

 Concluse la sua straordinaria carriera ottenendo il massimo dei riconoscimenti: Ispettore generale degli ospedali militari in Canada, dove ancora oggi, viene portata a modello per compassione, onestà e rigore. Fino al suo forzato e non gradito rientro a Londra per motivi legati all'età, continuò a girare il paese in lungo e in largo per esigere cibo, igiene e assistenza per i soldati semplici e per i prigionieri. Del 1864 il rientro a Londra dove morì di dissenteria il 25 luglio 1865. Sophia Bishop, la governante che si occupò di sistemare il corpo, scoprì la sua natura femminile e la rivelò dopo il funerale. Si parlò di possibile ermafrodismo ma in realtà era una donna in tutto e per tutto. L'esercito britannico sigillò tutte le prove per 100 anni. Solo negli anni '50 del secolo scorso la storica Isobel Rae ottenne il permesso di accedere ai documenti militari. Margaret Ann Bulkley è sepolta nel cimitero Kensal Green, sotto il nome di James Barry. Nel 2008, la regista olandese Marleen Gorris girò in Sudafrica un film su di lei.