PERSONAGGI UMBRI: MARCO CLAUDIO TACITO

23.10.2025

Marco Claudio Tacito


Interamna Nahars
Interamna Nahars

L'imperatore Marco Claudio Tacito è un altro dei personaggi al quale l'Umbria ha dato i natali. Nacque circa nel 200, in quella che all'epoca si chiamava Interamna Nahars, ovvero l'odierna Terni, città dominatrice della VI Regio Umbria per tutta la durata della Repubblica dell'antica Roma e per tutto l'Impero Romano, perché forte era il legame tra le due città. Non si sa molto della sua vita prima di diventare imperatore nel 275 se non che ricoprì la carica di console nel 273 e pretendeva di essere discendente dello storico Tacito. Dalla "Historia Augusta" sappiamo che forse ricoprì vari incarichi pubblici ma nel 275 la storia cambiò. L'imperatore Aureliano venne assassinato senza lasciare un erede designato. L'esercito, non volendo che un proprio generale prendesse la porpora, chiese al Senato di scegliere un nuovo imperatore e venne scelto Tacito che, in realtà, dopo la morte di Aureliano, per il quale aveva chiesto la divinazione, si era ritirato a vita privata in Campania. Tacito venne acclamato dall'esercito, che lo considerava un grande generale e dovette trasferirsi nella capitale dove, come primo provvedimento, provvide a deificare Aureliano e ad arrestare e giustiziare i suoi assassini, proclamò sulle proprie monete la clementia temporum (la clemenza per i crimini minori commessi dal popolo), non assunse il titolo di deus et dominus natus come invece aveva fatto Aureliano e non coniò nessuna moneta in onore della divinità solare preferita dal defunto predecessore, il Sol Invictus e riordinò la rete stradale. Nel 276 dovette recarsi in Oriente per far fronte ai saccheggi dei Goti, insieme al fratellastro Marco Annio Floriano che aveva nominato Prefetto del Pretorio: vinse contro i ribelli e ciò gli valse il titolo di Gothicus maximus. Durante il viaggio di ritorno, nel Giugno 276 morì a Tyana, in Cappadocia, non si sa se per un avvelenamento da parte dei suoi stessi soldati o per una febbre, benché avesse salvato l'impero dagli Eruli, dai Goti e dai Persiani. E' stato un imperatore illuminato che riuscì a riportare l'ordine all'interno delle istituzioni imperiali, concesse benefici al Senato che servirono a riavvicinare le due istituzioni, riportando la pace. Sostenendo la laicità dello Stato, si placarono le persecuzioni contro i cristiani e le altre religioni, un imperatore autorevole ma rispettoso della società civile. Sappiamo che fu un grande militare e da imperatore lottò contro il crimine, si impegnò nella realizzazione di nuove opere pubbliche, favorì i commerci tra le province dell'impero e la compattazione delle varie popolazioni che lo componevano. Grazie alle vittorie conseguite prima della sua morte, l'impero conobbe svariati secoli di tranquillità ai confini.