PERSONAGGI UMBRI: SAN VALENTINO DA TERNI

San Valentino di Terni o San Valentino Interamna, si sa che è nato a Terni ma non se ne conosce la data di nascita è un vescovo e martire. E' venerato sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa e poi da quella anglicana, è considerato protettore degli innamorati e degli epilettici ma conosciamone la storia. Il documento ufficiale più antico che ne attesta l'esistenza è il "Martyrologium Hieronymianum" della Chiesa risalente al V/VI secolo, nel quale viene indicato il nome, la città di sepoltura e la data della morte. Nel VI secolo un altro documento, la "Passio Sancti Valentini episcopi et martiri" dove vengono narrati alcuni particolari del suo martirio: la tortura, la decapitazione notturna e di nascosto, la sepoltura a Terni per opera dei suoi discepoli Procolo, Efebo e Apollonio ed anche il loro martirio e sepoltura. La sua storia però è stata spesso confusa e accavallata con quella di un altro martire, un prete romano di cui si parla nella spuria "Passione di Mario e Marta" ambientata ai tempi di Claudio il Godico, morto nel 270, sotto il quale però non ci sono mai state persecuzioni anticristiane e che in realtà era coevo di Papa Callisto I morto nel 222. Di altro genere è la storia di Valentino da Terni, del quale si narra che si trovasse in Roma il grande filosofo greco Cratone, che vi teneva una scuola rinomatissima, frequenta da tutti i rampolli dell'aristocrazia senatoria. Cratone aveva un figlio, Cerimone, afflitto da una gravissima patologia neurologica. Qualcuno gli consiglia di contattare il vescovo di Terni, Valentino per l'appunto, il quale aveva già curato una persona affetta da quella rara e terribile malattia. Cratone lo mandò a chiamare e gli chiese di intervenire per il figlio, Valentino gli rispose che lo avrebbe fatto ma solo se il padre lo avesse voluto veramente; il padre glielo assicura e offre al Vescovo la metà di tutti i suoi beni. Valentino rifiutò i beni materiali ma volle invece che Cratone si convertisse al Cristianesimo.

LA FESTA - la Festa di San Valentino è festeggiata in tutto il mondo il 14 Febbraio, giorno della morte del Santo. Le sue origine dovrebbero risalire al IV secolo, probabilmente per sostituire la festa pagana dei Lupercalia, gli antichi riti pagani dedicati al dio della fertilità Luperco, che si tenevano il 15 Febbraio, i cui festeggiamenti sfrenati andavano contro la morale e l'idea dell'amore dei cristiani. La decisione di spostarla al giorno avanti venne presa da Papa Gelasio I nel 496, giorno in cui si festeggiava già San Valentino, "incoronandolo" in qualche modo a protettore degli innamorati. La tradizione venne poi diffusa dai Benedettini, primi custodi della basilica dedicata al Santo a Terni, attraverso i loro monasteri prima in Italia e poi in Francia e Inghilterra.
Terni festeggia il suo Patrono con numerosi eventi e celebrazioni che si tengono durante il mese di Febbraio, tra i quali la più importante è la Festa della Promessa, la domenica precedente al 14, in cui centinaia di giovani vengono a Terni prima del matrimonio. Questa è una tradizione che risale all'Alto Medioevo, periodo in cui il culto di San Valentino iniziò a diffondersi in Europa.


Questi da filosofo e intellettuale quale era, pose al Vescovo una serie di dubbi teologici sulla religione cristiana che quest'ultimo gli spiegò uno per uno e infine il padre accettò. Valentino quindi si chiuse in una stanzetta da solo con Cerimone e vi restarono tutta la notte; la mattina seguente, la porta si riaprì e il ragazzo corse cantando fra le braccia dei genitori, lui che prima non si muoveva e non riusciva nemmeno a parlare; Cratone e tutti i suoi si convertirono immediatamente. Tra i suoi studenti si convertì anche tale Abbondio, figlio del Prefetto dell'Urbe Furioso Placido, il quale chiese l'intervento del Senato e arrestò Valentino, ne ordinò la morte e la sepoltura in piena notte: era il 14 Febbraio 273. Tre studenti di Cratone, Procolo, Efebo e Apollonio presero il corpo del Vescovo e lo portarono a Terni per la sepoltura ma giunti in città il Prefetto Lucenzio li fece arrestare e giustiziare a loro volta. Una pia matrona, successivamente, ricompose i tre corpi. le spoglie di Valentino vennero sepolte sulla collina di Terni, sulla via Flaminia, nei pressi di una necropoli. Il sepolcro divenne meta di pellegrinaggi, da qui l'esigenza di costruire una chiesa, accanto ad un monastero benedettino che aveva il compito di custodirla. Nel '500 venne iniziata una campagna di scavi alla ricerca delle reliquie di San Valentino e dei suoi discepoli che in effetti vennero rinvenute nei pressi dell'altare. Questo ritrovamento diede il via alla costruzione di una nuova basilica, ultimata nel '600 dopo che Valentino divenne Patrono di Terni. La prima basilica venne distrutta dai Goti, insieme alla città, nel VI secolo, venne ricostruita nel VII secolo. Nel 742 vi avvenne lo storico incontro tra il Papa Zaccaria e il re longobardo Liutprando, luogo scelto dal sovrano proprio perché all'interno si venerano le spoglie del Santo al quale veniva attribuito potere taumaturgico. Dal 760 al 1218 la città di Terni rimase priva di un vescovo e proprio in questo periodo la basilica fu oggetto di scorrerie prima da parte degli Ungari, poi dai Normanni, dai Saraceni ed infine dai cittadini di Narni che rivendicano diritti sulla basilica e sui terreni intorno. Nel 1605 venne iniziata una nuova ricerca dei resti del Santo, il cui corpo venne rinvenuto di nuovo in una cassa di piombo, contenuta dentro un'urna di marmo rozza esternamente ed intagliata all'interno con rilievi. La testa era separata dal resto del corpo, a conferma della decapitazione. Il corpo venne portato subito in Cattedrale ma i Ternani erano fortemente contrari a che il loro Santo Patrono non venisse venerato nella chiesa dove era stato sepolto e rinvenuto. Venne disposta la costruzione di una nuova basilica, lavori che iniziarono nel 1606, nel 1618 vi vennero portare le spoglie del Santo, nel 1625 l'Arciduca Leopoldo d'Austria vi fece visita e si assunse le spese per la costruzione di un nuovo altare maggiore in marmo e l'impegno a restituire una parte del cranio che un suo antenato aveva ricevuto in dono precedentemente. Nel 1630 le reliquie vennero deposte in un'artistica arca composta in una statua supina, che si poteva ammirare fino a qualche anno fa sotto all'altare maggiore voluto dall'Arciduca, dal 2003 si trovano nel nuovo altare. Altre reliquie di Valentino da Terni sono conservate in molte città italiane ed anche a Dublino, come di molte altre in Italia.
