LETTO SFATTO di Luigi 

23.07.2020

LETTO SFATTO

I mesi passano,

osservo quel letto disfatto.

Svanito l'odore della tua pelle,

del tuo sesso...

solo briciole dell'ultima colazione fatta,

tracce di rossetto,

perfino il peluche con il tuo profumo

che mi avevi regalato,

mi guarda dal cuscino dove tu dormivi,

con gli occhi lontani.
Dovrei cambiare quelle lenzuola,

eppure non faccio altro,

quando vado a letto,

di tirare a me le coperte,

con l'illusione che tu sia ancora li.
Non so se riuscirò più a dormire

con qualcuna a fianco.

Illudo me stesso

lasciando tutto come era,

come se dovessi tornare stasera,

per buttarmi sul letto aspettando te,

che ancora bagnata,

esci dalla doccia

e ti sdrai accanto a me.

Un fermo immagine,

che ormai dura da troppo tempo.
Forse un giorno mi chiamerai

dicendomi di mettere lenzuola fresche.

Intanto vivo alla giornata

e la sera guarderò il cuscino accanto a me.
Luigi Lucaioli